Una conferma del pieno campo: più reddito con la precisione

L'agricoltura di precisione è stato il tema della giornata informativa che Kverneland Group Italia ha organizzato nella sala meeting di Castiglione delle Stiviere (Mantova) insieme a Dekalb. Un incontro al quale hanno presenziato un centinaio di agricoltori e contoterzisti, e focalizzato sulla presentazione dei dati produttivi ed economici di 34 aziende italiane dove sono stati applicati i sistemi di precisione e la semina a dose variabile, utilizzando le seminatrici Optima HD E-drive e la semente di Dekalb.

Il progetto Kverneland Group Academy PFE e i nostri partner

Eleonora Benassi, Amministratore Delegato di Kverneland Group Italia, ha aperto la mattinata ricordando come l’Italia, attraverso il Mipaaf, si sia data un obiettivo ambizioso: gestire entro il 2021 il 10% della SAU agricola attraverso l’agricoltura di precisione, che significa oltre 1.300.000 ettari.

Ci sono ancora parecchie barriere da abbattere affinché l’agricoltore possa apprezzare sino in fondo i benefici produttivi, economici e ambientali che derivano dall’applicazione dei sistemi di precisione alle colture di pieno campo e una tra le principali è la mancanza di dati economici certificati, basati su una sperimentazione sistematica e completa.

E’ con questo obiettivo che Kverneland Group Italia ha lanciato il progetto Kverneland Group Academy PFE (Precision Farming Economy), sotto l’egida del gruppo di lavoro guidato dal prof. Angelo Frascarelli dell’Università di Perugia e quattro partner tecnici, Adama, La Cerealtecnica, Dekalb e Scam. La sperimentazione si sviluppa sia per frumento foraggero che per mais su ben 40 ettari messi a disposizione dall’azienda agricola Le Colombaie di Visano (Brescia), altro partner del progetto PFE.

Dalla semina a dose variabile un vantaggio di 98 euro/ha!

Matteo Masin di Dekalb ha riassunto l’impegno di Dekalb sulla precisione, passando dalle 3 prove sulla semina a dose variabile in pieno campo del 2015 alle ben 34 concrete esperienze su ampie superfici, dal Piemonte al Friuli Venezia Giulia, effettuate nel 2017, oltre che ad altre numerose effettuate in Europa.

In tutte le 34 aziende italiane il primo passo è stato la mappatura dei terreni per definire esattamente la variabilità di tessitura e di fertilità chimica dei diversi appezzamenti, alla quale è seguita la realizzazione delle mappe di prescrizione da inserire nei monitor Isomatch Tellus delle seminatrici Kverneland Optima HD E-drive messe a disposizione da contoterzisti delle diverse zone d’Italia.

Nel 2017 sono stati mappati come tessitura e come produzione finale 700 ettari di mais Dekalb da granella, da trinciato e da pastone, sia in situazioni irrigue sia in asciutta.

Il risultato medio finale di beneficio economico derivante dalla semina a dose variabile rispetto al testimone a dose fissa, è risultato pari a 98 euro/ha.

Già al primo anno si ripaga la mappatura del suolo

Si tratta di un beneficio economico di enorme portata, considerando che con questa cifra si coprono i costi della mappatura del suolo, un dato conoscitivo fondamentale che poi si manterrà per sempre in azienda e che servirà per definire le linee operative agronomiche degli anni a venire.

I 98 euro/ha di vantaggio riguardano solo la dose variabile di seme rapportato alla diversa fertilità dei suoli e quindi è verosimile che questo risultato possa crescere ancora, se si sommassero anche i vantaggi dell’applicazione della minima lavorazione e della concimazione a dose variabile.

La fantastica gamma di seminatrici Kverneland Optima

Sandro Battini, Direttore Commerciale di Kverneland Group Italia, ha riassunto a un pubblico molto attento le caratteristiche salienti di alcune seminatrici Optima partendo dalla TF Profi, con telaio trainato, due pneumatici standard e altri due come optional, tramoggia del concime da 2000 litri e coclea di carico automatica, spandiconcime a trasmissione elettroidraulica, Isobus al 100%, e l'inimitabile sistema di distribuzione elettrica del seme, e drive II, predisposta per il software GEOSEED.

Battini ha proseguito con la Optima V, seminatrice portata che opera sia su sodo sia su terreno lavorato o semi-lavorato, dotata di un telaio leggero ma molto robusto e telescopico per passare velocemente a diverse distanza di interfila di semina, con la possibilità di avere un’opzione di sei file più una.

Il nuovo elemento di semina HD II è posizionato esattamente al centro e sopra le ruote di profondità ed il peso di ogni singolo elemento è di 129 kg aumentabili di altri 100 chili per semine perfette in ogni situazione.

Grazie all’applicazione dei sistemi elettronici dotati del software GEOSEED, abbinati al satellite con segnale RTK, con le seminatrici Optima si possono realizzare sia le semine a dose variabile sia le semine a diamante per gli alti investimenti.

Ultimo nato in casa Kverneland, presentato ad Agritechnica, il nuovo elemento di semina HD II SX, che permette di raggiungere velocità di semina di 18-20 km/ora.

Roberto Bartolini, Consulente Agronomico di Kverneland Group Italia, ha descritto con maggiori dettagli il progetto Kverneland Group Academy PFE, focalizzando l’attenzione dei presenti su alcune unicità del progetto, ossia:

  • la sperimentazione viene effettuata su due colture e non su una sola, ossia frumento foraggero e mais;
  • le parcelle sono di media di circa 1,5Ha l’una, per un totale di 40ha, per cui una superficie di tutto rispetto;
  • la messa a confronto di ben 3 livelli di precisione su 3 tecniche di lavorazione, ossia tradizionale (aratura ed erpicatura), minima e strip till.

Ecco qui di seguito alcune foto della giornata.

Archivio 2017

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